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PINZANI Carlo
Da Roosevelt a Gorbaciov, Milano, Ponte alle Grazie, s.d., pp. 544, L. 48.000 ISBN 88-7928-446-0 (La Rivisteria 83/1999, p. 47) cf. BI n. 48.126
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PINZANI Carlo
Il bambino e l'acqua sporca, Firenze, Le Monnier, 2011, pp. 512, € 29,00 ISBN 9788800208918 (Quaderni di Storia) - La guerra fredda ha condizionato il sistema delle relazioni internazionali nella seconda metà del secolo scorso e ancora oggi vi proietta la sua ombra. Il bambino e l’acqua sporca edito da Le Monnier nei Quaderni di Storia – la storica collana fondata da Giovanni Spadolini nel 1963 e della quale sono riprese le pubblicazioni nel 2009 sotto la direzione di Fulvio Cammarano – traccia una lucida e appassionata sintesi di questo scontro epocale, avendo come principale piano di riflessione e di analisi la storia diplomatica, senza tralasciare la contrapposizione di valori e ideologie. Carlo Pinzani si è posto l’obiettivo di fornire un quadro globale e, per quanto possibile, sintetico, della quasi quarantennale contrapposizione tra Usa e Urss, cercando di renderne esplicite le varie fasi e i cambiamenti politici che si sono succeduti nei Paesi protagonisti dello scontro. Pur riconoscendo l’indiscutibile dato che fa dell’Europa il terreno di elezione della guerra fredda, uno sforzo particolare è stato fatto dall’autore per mantenere un equilibrio tra il soggetto principale del libro – le relazioni sovietico-americane – e le trasformazioni che, a livello mondiale, conseguivano al rapido e inarrestabile declino degli imperi coloniali europei, cercando di evitare le visioni altamente eurocentriche che hanno fino ad oggi dominato le ricostruzioni della guerra fredda. Si è quindi voluto dare conto delle dimensioni planetarie dello scontro, anche perché è questo secondo aspetto a divenire fondamentale per il sistema delle relazioni internazionali dopo la fine della guerra fredda. La novità del metodo adottato da Carlo Pinzani consente di valutare in modo più corretto i pericoli che le armi di distruzione di massa hanno realmente fatto correre all’umanità e, di conseguenza, anche l’importanza assunta dalle politiche di contenimento della corsa agli armamenti. La prospettiva del multilateralismo che la politica dell’attuale Amministrazione americana ha rilanciato insieme all’impegno verso l’eliminazione delle armi di distruzione di massa è fondamentale nella ricerca condotta, che prende le mosse proprio dall’abbandono del multilateralismo roosveltiano e che, dopo la lunga parentesi del predominio culturale e politico dei neoconservatori negli Stati Uniti, sembra riprendere vigore nelle forme e nei modi aggiornati alla situazione attuale. La completezza del quadro delineato ne Il bambino e l’acqua sporca è raggiunta con l’evocazione della fase anteriore all’inizio della contrapposizione, con la costante attenzione agli sviluppi di politica interna dei due paesi coinvolti e a quelli dei rispettivi blocchi, con l’equilibrio nell’analisi geografica tra il teatro di elezione della guerra fredda, l’Europa, e il Terzo Mondo. Affermare, infine, che nel prolungato conflitto tra Stati Uniti e Unione Sovietica il sistema più vitale, non solo sul piano economico ma anche sul piano politico, della libertà e della democrazia, si è rivelato quello capitalista non significa né validarne tutti i valori e tutti i metodi, né liquidare totalmente l’esperienza comunista. A meno di non voler buttare il bambino con l’acqua sporca. (Inf. LK) cf. BI n. 48411
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