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NITTI Francesco Saverio, DE MASI Domenico
Napoli e la questione meridionale (1903-2005), Napoli, Guida, 2005, pp. 319, ill., € 14,80 ISBN 88-7188-876-6 (BSdR 258.VI.15-A) cf. BI n. 54.656
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NITTI Francesco Saverio
La libertà, Manduria (Taranto), Lacaita, 2006, pp. 100, € 5,00 ISBN 9788889506523 - Ristampa anastatica dell'edizione: Torino, Tipografia Carlo Accame 1926. Fa parte del cofanetto curato dal Centro studi Piero Gobetti del 2006, Manduria, Lacaita. "La libertà", che non poté uscire come Piero Gobetti Editore e fu stampato nel 1926 con il nome del tipografo Carlo Accame, riuniva le parti fondamentali dei discorsi che Nitti, in esilio, aveva pronunciato l'anno precedente a Londra sulla pace e a Cambridge sulla libertà. Vi sosteneva che erano stati gli errori della politica estera a portare alla guerra e che la guerra aveva determinato in Europa la crisi della democrazia e della libertà, su cui si erano innestate le spinte disgregatrici bolsceviche e fasciste. Mentre, però, il bolscevismo aveva un'ideale, seppure non condivisibile, il fascismo perseguiva una politica di pura potenza nella occupazione dello Stato. Figura emblematica di questa politica era Mussolini, prima socialista, poi rivoluzionario e poi leader del movimento antiparlamentare di destra. Ma il fascismo - si illudeva Nitti all'epoca - rimaneva un caso isolato nel contesto europeo e se ne poteva prevedere la breve durata. (BCdD 687 05 29/002; www.libreriauniversitaria.it) cf. BI n. 65819
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NITTI Francesco Saverio
La tragedia dell'Europa. Che farà l'America?, postfazione di Francesco Barbagallo, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2012, pp. 342, € 38,00 ISBN 9788863724264 (Edizioni Gobettiane) - Il libro, uscito nel 1924, è il terzo volume di Nitti sulla crisi europea, dopo "L'Europa senza pace" (1921) e "La decadenza dell'Europa. Le vie della ricostruzione" (1922). Lo statista italiano, esule a Zurigo, voleva spingere gli Stati Uniti a superare il neo-isolazionismo e a svolgere un ruolo attivo per un più equo regolamento delle questioni europee. Nitti denunciava il disegno francese di egemonia continentale, perseguito attraverso lo smembramento della Germania e l'accaparramento delle sue risorse di carbone e di ferro. In questo quadro analizzava i pericoli della politica di "balcanizzazione" dell'Europa centrale. L'indebolimento della Germania di Weimar - avvertiva - avrebbe prodotto a sinistra spinte rivoluzionarie e suscitato a destra reazioni nazionalistiche foriere di nuovi conflitti in Europa. (SVO, 10.3.2013; www.libreriauniversitaria.it; Inf. casa ed.) cf. BI n. 82327
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NITTI Francesco Saverio
La pace, postfazione di Gert Sorensen, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2012, pp. 266, € 28,00 ISBN 9788863724325 (Edizioni Gobettiane) - "La pace", uscito nell'aprile 1925, quando il fascismo stava consolidandosi dopo la crisi seguita al delitto Matteotti, sosteneva, in consonanza con la critica di Keynes alla "pace cartaginese", l'iniquità delle condizioni imposte dai vincitori a Versailles e l'idea della solidarietà europea come unica via di salvezza dopo la guerra. Nitti condivideva la posizione di Coudenhove-Kalergi a favore della formazione degli Stati Uniti d'Europa e prospettava una nuova catastrofe se non si fossero superati gli stereotipi delle avverse propagande nazionalistiche. Lo scopo dello scritto era di far riflettere le grandi masse dei lavoratori che erano state costrette a partecipare alla guerra, rivolgendo un messaggio trasversale sia ai vincitori che ai vinti. (SVO, 10.3.2013; www.ibs.it) cf. BI n. 82327
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NITTI Francesco Saverio
La libertà, postfazione di Luigi Musella, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2012, pp. 112, € 14,00 ISBN 9788863724318 (Edizioni Gobettiane) - "La libertà", che non poté uscire come Piero Gobetti Editore e fu stampato nel 1926 con il nome del tipografo Carlo Accame, riuniva le parti fondamentali dei discorsi che Nitti, in esilio, aveva pronunciato l'anno precedente a Londra sulla pace e a Cambridge sulla libertà. Vi sosteneva che erano stati gli errori della politica estera a portare alla guerra e che la guerra aveva determinato in Europa la crisi della democrazia e della libertà, su cui si erano innestate le spinte disgregatrici bolsceviche e fasciste. Mentre, però, il bolscevismo aveva un ideale, seppure non condivisibile, il fascismo perseguiva una politica di pura potenza nella occupazione dello Stato. Figura emblematica di questa politica era Mussolini, prima socialista rivoluzionario e poi leader del movimento antiparlamentare di destra. Ma il fascismo - si illudeva Nitti all'epoca - rimaneva un caso isolato nel contesto europeo e se ne poteva prevedere la breve durata. (SVO, 10.3.2013; www.ibs.it) cf. BI n. 82327
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NITTI Francesco Saverio
L'Europa senza pace, Firenze, goWare, 2014, pp. 170, € 10,00 ISBN 9788867972760 (Sulle orme della storia) - Contiene uno scritto di G. Sapelli. (CdS, 6.7.2018; www.libreriauniversitaria.it)
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