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MACMILLAN Margaret
Parigi, 1919. I sei mesi che cambiarono il mondo, Milano, Mondadori, 2006, pp. 712, € 26,00 - Margaret MacMillan ricostruisce sapientemente in questo affascinante volume i sei mesi di trattative che avrebbero dovuto cambiare il mondo e che invece non sarebbero riusciti a evitare la Seconda guerra mondiale. (SVO, 25.06.2006)
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MACMILLAN Margaret
1914. Come la luce si spense sul mondo di ieri, Milano, Rizzoli, 2013, pp. 784, € 28,00 ISBN 9788817070065 (I sestanti) (SVO, 9.3.2014; www.libreriauniversitaria.it) cf. BI n. 66452
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MACMILLAN Margaret
1914. Come la luce si spense sul mondo di ieri, traduzione di Francesco Peri, Milano, Rizzoli, 2020, pp. 785, € 18,00 ISBN 9788817145657 (La storia, le storie) - Ristampa. (La Repubblica, Robinson Libri, 9.5.2020; www.libreriauniversitaria.it) cf. BI n. 86596
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MACMILLAN Margaret
War. Come la guerra ha plasmato gli uomini, traduzione di Daniela e Monica Pezzella, Milano, Rizzoli, 2021, pp. 360, € 20,00 ISBN 9788817157292 (La grande storia) - La guerra non è un'aberrazione, un evento da dimenticare il più in fretta possibile. Né è semplicemente assenza di pace, ossia di normalità. Molti di noi hanno l'impressione che, dalla fine della Seconda guerra mondiale a oggi, il mondo abbia vissuto un lungo periodo di pace pressoché ininterrotta. Eppure, in quei decenni non c'è stato un solo momento in cui, in qualche angolo della Terra, non si sia combattuto. La verità è che la guerra ci accompagna sin dai primordi della storia e può essere definita come la più organizzata di tutte le attività umane. Ha plasmato istituzioni, valori, idee, lingue. Ha influenzato l'economia, la scienza, il progresso tecnologico e la ricerca medica. Ha ispirato, nel bene e nel male, poeti, scrittori, drammaturgi, musicisti, pittori e registi. Senza i conflitti armati non avremmo conosciuto la penicillina, l'emancipazione femminile, i radar o i missili. Considerata per millenni un elemento ineliminabile della vita dell'uomo, solo a seguito dei due conflitti mondiali la guerra è stata unanimemente bollata come il male assoluto. Oggi, come ci ricorda Margaret MacMillan, "non prendiamo la guerra abbastanza sul serio. Preferiamo distogliere lo sguardo da un tema spesso tetro e deprimente, ma è un errore". Attraverso un viaggio lungo millenni, che parte dall'aggressività dei nostri antenati preistorici e arriva fino ad Al Qaeda, l'autrice ci racconta perché la guerra è un orizzonte inevitabile per le comunità umane. E tenta di rispondere alle domande che da sempre si pongono storici e filosofi: a quale momento nello sviluppo dell'umanità risalgono i primi scontri organizzati? È la natura umana che ci condanna a combatterci l'un l'altro? Riusciremo a liberarci totalmente dalla guerra? (SVO, 27.2.2022; www.ibs.it) cf. BI n. 99083
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