Politiche del quotidiano. Culture, identità e senso comune, introduzione e cura di Giovanni Leghissa, prefazione di Giorgio Baratta, traduzione di Edoardo Greblo, Milano, Il saggiatore, 2006, pp. 348, € 25,00 ISBN 8842813583 (Cultural studies) - I Ds nell'Italia di oggi; e ieri la crisi dei laburisti nell'Inghilterra degli Anni 70 e 80. Oggi Silvio Berlusconi, il suo blocco sociale, la cultura popolare delle sue televisioni; e ieri l'avvento di Margaret Thatcher, del suo "populismo autoritario", lo spostamento a destra della cultura popolare del tempo. Analogie, somiglianze; anche differenze certo: eppure un "filo rosso" sembra esistere, che attraversa e lega società apparentemente diverse e lontane. Cos'era accaduto allora; e cosa accade oggi? Perché cultura, senso comune, identità collettive e individuali hanno avuto mutamenti così profondi, tali da rivoltare come un guanto un intero Paese - ieri la Gran Bretagna, oggi l'Italia (e non solo)? (Lelio Demichelis) (La Stampa, 11.11.2006)

Il soggetto e la differenza. Per un'archeologia degli studi culturali e postcoloniali, Roma, Meltemi, s.d., pp. 334, € 24,00 - Riprendendo le teorie di Gramsci sulla cultura popolare, Hall ne tenta un'applicazione nel contesto attuale, dove "popolare" assume accezioni diverse, inglobando le minoranze etniche, ma anche subendo slittamenti semantici grazie al sistema di mercato. La seconda parte del libro, sebbene incentrata su esempi inglesi, offre utili e provocatori studi per comprendere molti eventi italiani attuali. Davvero l'irruzione del thatcherismo (in Italia potremmo dire altrettanto del berlusconismo) è stato così decisivo da indurre la sinistra a compiere un'epocale svolta a destra? O forse il thatcherismo è il prodotto dei nostri tempi, dove il soggetto individuale ha via via preso il sopravvento su quelli collettivi? (Marco Aime) (La Stampa, 14.4.2007) cf. BI n. 67612