(1 bis 5 von 5)
GAGLIANI Dianella
Brigate nere. Mussolini e la militarizzazione del Partito fascista repubblicano, prefazione di Claudio Pavone, Torino, Bollati Boringhieri, 1999, pp. XIV, 305, L. 48.000 ISBN 88-339-1174-8 (Nuova Cultura, 72) - Parte I. Partito e partito armato. 1. La nascita delle Brigate nere tra memoria e storia. 2. Malesseri e ribellioni alla periferia. 3. La militarizzazione come scioglimento del partito? 4. Il "piano" e i "piani" di Mussolini. Parte II. Vecchi e nuovi squadristi. 5. Volontari e coscritti. 6. Una polizia fra le polizie. 7. Il modello del brigatista nero. 8. Violenza dell'occupante e violenza della Rsi. 9. Casi esemplari ed estraneità. Parte III. La fine. 10. Il duce, i gerarchi, i gregari. Appendice: Norme fondamentali delle Brigate nere (LK) prop. DHI
zur Druckliste hinzufügen
GAGLIANI Dianella, GUERRA Elda, MARIANI Laura, TAROZZI Fiorenza
(a cura di), Donne guerra politica. Esperienze e memorie della Resistenza, Bologna, CLUEB, 2000, pp. 390, L. 40.000 ISBN 88-491-1481-8 (Università di Bologna, Dipartimento di discipline storiche, Quaderni di discipline storiche, 13) - Contiene: M. Salvati, Riflessioni e ricerche per una geografia della storia delle donne e della guerra. Introduzione. Parte I. Guerra e Resistenza: storia e memoria. D. Gagliani, La guerra totale e civile: il contesto, la violenza e il nodo della politica; L. Mariani, Risorse e traumi nei linguaggi della memoria. Scritture e re-citazione; R. Ropa, L'identità negata: donne perseguitate per motivi razziali; M. Casini, La montagna in guerra: ai margini della repubblica partigiana di Montefiorino; C. Venturoli, La violenza taciuta. Percorsi di ricerca sugli abusi sessuali fra il passaggio e l'arrestarsi del fronte; A.S. Gagliardi, Come raccontare la Resistenza? Figure femminili e forme di autorappresentazione nei "racconti" della Resistenza di donne dell'Emilia Romagna; L. Bonini, P. Zappaterra, Fotografia e memoria. Appunti per una ricerca. Parte II. La Resistenza: percorsi e culture. F. Tarozzi, La generazione delle antifasciste; E. Guerra, Soggettività individuali e modelli del femminile: il "desiderio" della politica; C. Tonini, Studentesse, diplomate, laureate. L'esperienza scolastica e la formazione politica delle donne nella Resistenza; G. Bertagnoni, Resistenza civile e riconoscimenti partigiani: il caso di Forlì; A. Verzelli, Le mondine tra Resistenza e partecipazione politica; L. Baraldi, Religione e scelta di campo: suor Giuseppa, le cattoliche e le comunise di Sozzigalli; C. Liotti, Donne e Resistenza: la forza della memoria. La ricerca in ambito modenese; D. Tromboni, L'esperienza della guerra e della Resistenza. La ricerca in area ferrarese. Parte III. Verso una geografia della storia delle donne e della guerra. Riflessioni e ricerca. E. Alessandrone Perona, Donne guerra politica: le provocazioni di una ricerca; G. Bonansea, Frontiere della ricerca: punti di fuga tra memoria e storia; A. Bravo, Maternage, Resistenza civile, politica; A.M. Bruzzone, Problemi di storia e memoria collettiva in una comunità contadina dell'Istria interna; M.R. Porcaro, Partigiane, contarle e riconoscerle; A. Rossi-Doria, L'invisibilità politica delle donne: alcune riflessioni; M.T. Sega, Vite in ombra. La partecipazione delle donne venete alla Resistenza tra silenzio della memoria e racconto (LK) prop. DHI; cf. BI n. 49.972
zur Druckliste hinzufügen
GAGLIANI Dianella
(a cura di), Il difficile rientro. Il ritorno dei docenti ebrei nell'università del dopoguerra, premessa di Pier Ugo Calzolari, Bologna, CLUEB, 2004, pp. 224, € 14,00 ISBN 88-491-2334-5 - Questo volume raccoglie gli atti del convegno "Il difficile ritorno dei docenti ebrei nell'università del dopoguerra" organizzato dall'Università di Bologna il 21 marzo 2002. Il convegno si proponeva di indagare le modalità e i tempi del reinserimento, dopo la Liberazione, dei professori cacciati nel 1938 in conseguenza delle leggi razziali, e soprattutto di comprendere i motivi dei numerosi non ritorni. Ciò ha implicato un allargamento della prospettiva storica dagli anni Trenta agli anni Quaranta (e oltre) e un ampliamento delle domande rivolte alla società, alla politica, all'amministrazione pubblica, alla cultura e all'alto insegnamento di quegli anni. Chiamata in causa è la stessa struttura dell'università italiana al termine della guerra, insieme con le onde di più lunga durata dello stereotipo antisemita nella nostra cultura nazionale. Anche la questione della perdita culturale e sofferta dall'Italia emerge con particolare chiarezza di fronte a numeri così alti di estromessi nel 1938, che la ricostruzione dei profili biografici di tutte le figure docenti allora presenti (emeriti/onorati, ordinari, liberi docenti, assistenti/aiuti, lettori) consente di evidenziare Contiene: D. Gagliani, Università e antisemitismo: la gestione fascista e i suoi lasciti. Introduzione; R. Finzi, Il triplice colpo subito dagli universitari di "razza ebraica"; F. Levi, Il ritorno degli ebrei alla vita nelle università italiane; L. Klinkhammer, La "Remigration" dei docenti ebrei nelle università tedesche. Un approccio storiografico; F. Pelini, La cattedra restituita. Le dinamiche della reintegrazione dei professori universitari perseguitati dalle leggi razziali; S. Salustri, Esclusioni e reintegrazioni. Docenti ebrei e Ateneo bolognese; R. Bonavita, "Una ingiustizia strana e indecifrabile". Il difficile rientro di Santorre Debenedetti e Attilio Momigliano; G. Sofri, Altri ritorni. Per ricordare quelli che non giurarono; G.P. Brizzi, Il rientro impossibile. Studenti stranieri ebrei a Bologna: 1938-1945. S. Salustri (a cura di), Appendice: Gli emeriti/onorari, gli ordinari, i liberi docenti, gli assistenti/aiuti e i lettori ebrei presenti nell'Università di Bologna all'atto dell'applicazione delle leggi razziali: profili biografici. (LK) cf. BI n. 53.713
zur Druckliste hinzufügen
GAGLIANI Dianella
(a cura di), Guerra, Resistenza, Politica. Storie di donne, Reggio Emilia, Aliberti, 2006, pp. 363, € 19,00 ISBN 8874241538 (Storie e personaggi. Istituto "Alcide Cervi". Società Italiana delle Storiche) - Se nel 1990 si è potuto scrivere che "pochi avrebbero immaginato, persino dieci anni fa, che la storia delle donne avrebbe dato un nuovo significato alla tradizionale categoria storica di Stato", oggi possiamo forse sostenere che pochi avrebbero pensato, fino a non molto tempo fa, che la storia delle donne e di genere avrebbe conferito nuovi significati alle categorie storiche di "Guerra" e di "Resistenza". Allora, lo sguardo rivolto al pianto dei bambini anziché al palco e ai discorsi degli oratori aveva consentito di esplorare gli avvii e gli sviluppi del welfare state, di cui le donne erano state le protagoniste indiscusse, e di portare quindi una revisione delle categorie di "Politica" e di "Stato". In un periodo più recente lo sguardo ancora rivolto, se vogliamo, al pianto dei bambini, insieme a quello di donne e di uomini, ha permesso di superare una visione della guerra incentrata prevalentemente sulle strategie e le operazioni militari o sugli strumenti bellici o le innovazioni tecnologiche, per porre al centro della scena la distruzione, la sofferenza, la morte. Contiene: U. Benassi, Dal convegno al volume: le ragioni per l'impegno dell'Istituto Cervi; M. Cervi, Un ricordo di Genoeffa Cocconi. Introduzione. D. Gagliani, Resistenza alla guerra, diritti universali, diritti delle donne. Prima parte. Guerra e violenza. A. Gissi, Confinate politiche contro la guerra, 1940-1943; V.A. Leuzzi, Campi profughi in Puglia 1943-1947. "Le recluse di Alberobello"; E. Cortesi, Ruoli di genere e strategie di sopravvivenza nelle lettere di guerra censurate. 1940-1945; D. Frezza, La popolazione civile del Basso Lazio e le truppe coloniali francesi nella campagna d'Italia (1943-44); C. Venturoli, Abusi e molestie sessuali lungo la Linea Gotica; M. Baiardi, Deportazione razziale e memorialistica femminile italiana degli anni Quaranta. Temi e problemi interpretativi; R. Ropa, La deportazione politica femminile: memorie, parole, silenzi. Il racconto di Nella Baroncini; V. Greco, Lidia Beccaria Rolfi: dal silenzio della violenza alla violenza del silenzio; L. Rocchi, A un passo dalla deportazione: memorie di persecuzioni nel territorio grossetano; M. Bacchi, Traumi, resistenze, vie di fuga: oblio, memoria e racconto d'infanzia tra guerra e dopoguerra; M.E. Landini, Sessualità e violenza nelle memorie delle resistenti. Seconda parte. Resistenze. M.G. Camilletti, "Esistere da donne in tempo di guerra". Come interpretare i mutamenti: un problema aperto; G. Chianese, Il Mezzogiorno tra guerra e dopoguerra. Storie di donne; S. Galli, Donne, Resistenza e stampa clandestina. La creazione di una coscienza collettiva; A. Appari, I gruppi di difesa della donna a Reggio Emilia fra Garibaldini e Fiamme Verdi; M.T. Sega, "Armate di ideali, nutrite di fede". Comuniste e cattoliche dalla Resistenza alla politica; L. Motti, Storia di Carla e di partigiane in provincia di Roma; C. Liotti, Diventare partigiane. Pratiche e culture politiche tra soggettività e percorsi collettivi; B. Imbergamo, Mondine e Resistenza: gli eventi e il "discorso" politico; D. Tromboni, Terribili contingenze, inaspettate libertà; M. Minardi, Le "rivoluzionarie di professione" di Parma; M.R. Porcaro, La questione dei riconoscimenti: una lunga guerra delle partigiane. Terza parte. Patria/Patrie. F. Torozzi, Antifasciste e tradizione socialista: memorie e modelli; E. Alessandrone Perona, Frida Malan. Approccio a una biografia politica; S. Follacchio, "... nel nome della Patria e di Dio ...". L'esperienza di "Lumen" e delle sue fondatrici tra fascismo ed età repubblicana; M. Firmani, Oltre il SAF: storie di collaborazioniste della RSI; G. Gaballo, Patriottismo, fede fascista, militanza politica: spunti per una riflessione a partire dalla biografia di Angela Maria Guerra; S. Lunadei, Donne processate a Roma per collaborazionismo; G. Nemec, Vedove di guerra nella Zona A del Friuli Venezia Giulia: i lineamenti di una ricerca; T. Noce, Per la patria e per le donne. La militanza politica femminile a Livorno nel primo decennio repubblicano; V. Serafini, Lina Merlin: dalle donne in politica alla politica delle donne; M.G. Suriano, Donne, guerra, Resistenza: silenzi e presenze nella storiografia italiana; E. Guerra, Da una guerra all'altra. Il movimento pacifista internazionale delle donne. Prospettive. A. Bravo, Resistenze e riduzione del danno. (LK) cf. BI n. 61937
zur Druckliste hinzufügen
CASALI Luciano, GAGLIANI Dianella
(a cura di), La politica del terrore, stragi e violenze naziste in Emilia Romagna, Napoli, L'ancora del mediterraneo, 2008, pp. 407, € 30,00 ISBN 9788883250866 - Dal settembre 1943 all'aprile 1945 l'intera Emilia Romagna fu teatro di numerosi episodi di violenza collettiva - frutto di una criminalità organizzata - sia da parte del Terzo Reich sia della Repubblica sociale italiana. Stragi di civili, distruzione integrale dell'habitat, guerra feroce ai partigiani, rastrellamenti, deportazioni, stupri, uccisioni indiscriminate, gestione arbitraria e crudele degli ostaggi, torture sui corpi dei prigionieri politici. A questi vanno aggiunti altri delitti, inclusi quegli omicidi commessi da gruppi e singoli, quasi "per caso". Il tutto a costruire una particolare forma di "guerra totale" che, nella regione, assume i caratteri di una vera e propria "guerra terroristica". (www.libreriauniversitaria.it)
zur Druckliste hinzufügen

Bibliographische Informationen zur neuesten Geschichte Italiens
Datenbankrecherche ab Heftnummer 99
Abkürzungen | Impressum | Hilfe |