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MALTEZOU Chryssa, ORTALLI Gherardo
(a cura di), Italia-Grecia. Temi e storiografia a confronto. Atti del Convegno di studi organizzato in collaborazione con il Dipartimento di studi storici dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Venezia, 20-21 ottobre 2000, Venezia, Istituto ellenico di studi bizantini e postbizantini di Venezia, 2001, pp. 137, € 26,00 ISBN 88-900754-0-6 (Convegni, 1) (Inf. Casalini libri)
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DEL NEGRO Piero, ORTALLI Gherardo
(a cura di), Il gioco e la guerra nel secondo millennio, Roma, Viella, 2009, pp. 224, ill., € 28,00 ISBN 9788883343551 (Ludica. Collana di storia del gioco, 9) - In una prospettiva generale e di lungo periodo, molti sono i piani nei quali il gioco e la guerra s'incontrano, si confrontano e, in alcuni casi, si confondono. Si tratta di una vasta casistica in cui rientrano anzitutto i giochi dalle evidenti finalità di esercizio militare: dalla corsa con le bighe dell'antichità alla regata, alla "battagliola" medievale, fino agli esercizi cavallereschi dell'aristocrazia in età moderna, al limite fra pratica sociale e addestramento bellico. Talvolta, in modo quanto mai ambiguo, guerra e gioco si contrappongono, come in quelli che oggi consideriamo i "Giochi" per eccellenza, le Olimpiadi, competizioni che intendono essere un (pro)motore di pace ma rappresentano anche, come alcuni sport di massa, una "guerra senza armi". L'intreccio tra conflitto e gioco si fa poi esplicito in operazioni di carattere dichiaratamente militare, quali le grandi manovre degli eserciti o l'utilizzazione di war game da parte di stati maggiori e scuole di guerra. La stessa guerra, nella misura in cui accentua la dimensione mitica, esalta il caso e deresponsabilizza chi vi prende parte, può risultare un'esperienza psicologicamente simile a quella ludica. Sono temi delicati e complessi, affrontati in undici studi di specialisti della materia. Contiene: G. Ortalli, Tra guerra e gioco: sottili confini e abissali distanze. I. L'età medievale e moderna. A.A. Settia, "Batagloria seu paglorius". Giochi guerreschi in Piemonte; P. Del Negro, L'Accademia Delia e gli esercizi cavallereschi della nobiltà padovana nel Seicento e Settecento; P. Bianchi, "Il nuovo gioco della guerra". Trasformazioni degli scacchi alle origini del war game. II. L'Ottocento e il primo Novecento. Y. Morales, L'influenza dell'esercito nella diffusione degli sport invernali in Francia tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX; F. Minniti, La scacchiera di Novalis. I piani strategici italiani fra Ottocento e Novecento; M. Mondini, Il gioco delle grandi manovre. Estetica e legittimazione nei rituali marziali dell'Italia liberale; G.L. Balestra, Il gioco della guerra tra finzione e realtà. Dai banchi dell'Accademia Militare di Modena ai cinematografi (1925-1943). III. Dopo la seconda guerra mondiale. U. Barlozzetti, L'associazionismo italiano: battaglie in scala tra ricerca e didattica; A.F. Lorioli, Da Little Wars al computer, l'evoluzione del gioco di guerra; P.P. Ramoino, Il gioco di guerra presso l'Istituto di Guerra Marittima; P. Del Negro, Tra gioco e guerra: in margine a un seminario. (Inf. GK) cf. BI n. 67919
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