(a cura di), Donne nell'Olocausto, presentazione dell'edizione italiana di Anna Bravo, Firenze, Le Lettere, 2001, pp. XXI, 414, € 23,24 ISBN 88-7166-600-3 (Le vie della storia, 49) - Alla fine del 1941, lo storico Emmanuel Ringelblum chiese a Cecilya Slepak di intraprendere una ricerca sulla condizione delle donne ebree, dall'inizio della guerra. A più di mezzo secolo, lo studio dell'Olocausto attraverso la componente del "genere", con riferimento ai ruoli e alle posizioni che gli uomini e le donne occupano nella società, trova scarso credito tra la storiografia ufficiale. All'Holocaust Memorial Museum, per esempio, "le vicende dei Sinti, dei Rom, degli omosessuali maschi, dei testimoni di Geova, si possono cogliere, almeno in qualche sezione: le donne compaiono invece ovunque ma concettualmente sono invisibili", ricorda Anna Bravo. Frutto di un seminario internazionale, il libro si sviluppa in quattro parti: la prima traccia un quadro degli ebrei nell'Europa orientale tra le due guerre; nella seconda si affronta la vita dei ghetti; nella terza la resistenza e le azioni per la sopravvivenza, e infine si passa alle condizioni di vita e morte nei lager. Tra i temi affrontati: le forme della solidarietà, le strategie di sopravvivenza delle donne, l'aiuto agli uomini e ai bambini, le violenze sessuali, le forme di resistenza. Il libro mostra come le problematiche di genere possano favorire una comprensione più articolata dell'Olocausto, illustrando con maggiore chiarezza i modi con cui uomini e donne risposero alla violenza nazista (CdS, 9.12.2001)