ACCAME Giano
Una storia della Repubblica. Dalla fine della monarchia a oggi, Milano, Rizzoli, 2000, pp. 455, 18.900 - Rivaluta la politica del centrismo che ha accompagnato la crescita economica italiana con importanti iniziative dalla Cassa del Mezzogiorno alla costituzione dell'Eni, voluta con lungimiranza da Enrico Mattei per liberarci dalla sudditanza alle Sette Sorelle; dall'Autostrada del Sole alla riforma agraria, dalla costituzione del ministero delle Partecipazioni statali fino al piano dell'Ina-Case promosso da Fanfani. Meno positivo è invece il giudizio sui governi di centro-sinistra a causa del ristagno della iniziativa pubblica e del fallimento della programmazione; ma accanto a queste ombre Accame sottolinea anche l'importanza dello Statuto dei lavoratori e la costituzione dell'Enel che furono avversate dalle frange più ottuse del mondo politico e dell'industria privata. Giano Accame da giovane militò nell'estrema destra. Con la firma del trattato di Maastricht la Dc e il Psi, senza neppur rendersene conto, firmarono il loro atto di morte, anzi l'avvio del loro suicidio. Un protocollo che rendeva obbligatori drastici tagli alla spesa pubblica e sensibile ridimensionamento del welfare state come avrebbe potuto non minare il collaudato sistema di consenso ereditato, infine, dal Caf? Era saltata, senza possibilità di ritorno, la mediazione tra interessi europei e interesse nazionale, tra i rigidi dettami della banca centrale e la flessibilità cui era abituata la periferia per bisogni o per clientela (BSdR 2.0.76.; Avvenire, 2.12.2000; CdS, 25.10.2000) cf. BI n. 47.645
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