CIAMPANI Andrea
(a cura di), L'Amministrazione per gli Aiuti Internazionali. La ricostruzione dell'Italia tra dinamiche internazionali e attività assistenziali, Milano, Angeli, 2002, pp. 232, € 21,00 ISBN 88-464-3882-5 (Fondazione Giulio pastore. Storia del lavoro e del sindacato) - Contiene: Introduzione. A. Ciampani. Prefazione; G. Cigliana, Una testimonianza: nell'AAI con Lodovico Montini. Contributi. V. Saba, La figura e l'opera di Lodovico Montini: teoria e pratica del cattolicesimo sociale italiano alla prova delle nuove assistenze americane; L. Rossi, L'UNRRA strumento di politica estera agli albori del bipolarismo; B. Curli, Il programma tessile dell'UNRRA in Italia; A. Ciampani, La costituzione dell'AAI: relazioni internazionali, ricostruzione sociale e attività assistenziali; M:E. Guasconi, I rapporti dell'AAI con l'IRO e l'assistenza ai profughi in Italia (1947-1956); G. Tusatti, L'AAI nel Ministero dell'Interno e le prospettive dell'assistenza sociale nella riforma regionale; G. Vetritto, L'AAI nella sua organizzazione e nei suoi metodi di lavoro; M.A. Marasco, La formazione di un nuovo indirizzo nell'assistenza sociale del dopoguerra: le pubblicazioni disponibili per ricostruire la cultura dell'AAI. Dalla prefazione dell'autore: "La vicenda dell'AAI, peraltro, mostrava uno sviluppo certamente degno dell'attenzione degli storici. L'Amministrazione per gli Aiuti Internazionali era nata nel novembre 1947 senza soluzione di continuità con l'esperienza della Delegazione italiana per i rapporti con l'UNRRA, sorta nei primi mesi del 1945, per svolgere negli anni della Ricostruzione un ruolo di primissimo piano nel quadro degli ampi disegni di cooperazione internazionale concepiti dalle nazioni vincitrici della seconda guerra mondiale nei confronti delle nazioni più gravemente devastate dalla guerra. Nel 1953 l'amministrazione cambiò denominazione in Amministrazione per le Attività Assistenziali Italiane ed Internazionali, come riconoscimento del ruolo centrale assunto nella realtà assistenziale italiana. Nel 1962 l'AAI passò dalla Presidenza del Consiglio alle dipendenze del Ministero dell'Interno, dove restò apprezzata soprattutto per il suo centro studi fino al 1977, quando venne sciolta. Fin dall'inizio, e permanentemente lungo la sua esperienza, l'AAI si dimostrò una amministrazione statale sui generis, che presto doveva rivelarsi una esperienza particolarmente interessante per aprire uno squarcio sulla realizzazione delle politiche pubbliche orientate a fornire beni collettivi e modelli formativi di sostegno alla trasformazione del nostro Paese, dal sistema agricolo mercantile a quello industriale, ponendosi in un crocevia tra l'intervento dello Stato (e della stessa comunità internazionale) e lo sviluppo di iniziative autonome ed originali da parte di molteplici soggetti della società italiana" (LK) cf. BI n. 56.308
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