(a cura di), Il corpo e lo spazio della pena. Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie, Roma, Ediesse, 2011, pp. 264, € 13,00 ISBN 9788823016019 - Al carcere come architettura e sistema sociale è dedicato un recente libro che raccoglie gli atti di due seminari tenuti a Firenze e Roma tra il 2009 e il 2010 per sollecitare la riflessione su quali spazi per la pena secondo la Costituzione. Prezioso l'excursus storico legato al contesto italiano: dal secondo dopoguerra alle riforme del 1975, al nuovo regolamento del 2000 fino al concorso per le nuove tipologie del 2001 sul rapporto tra carcere e città. Si passano in rassegna i tradimenti del dettato costituzionale ma soprattutto progetti manomessi in corso d'opera per interruzioni dovute a provvedimenti d'urgenza o all'ostruzionismo della committenza statale. Sotto questi colpi sfiorirono i tentativi di Ridolfi a Nuoro, di Lenci con il carcere di Rebibbia a Roma, o di Marioti con quello di Sollicciano a Firenze, solo per citare le architetture soffocate dal pragmatismo dell'edilizia. (Inf. Casalini libri)